Nessun altro canto sacro può essere confrontato a questa monumentale opera di Sant'Andrea. [...] Il canone è un dialogo tra S. Andrea e la sua anima. Il tema principale è l'esortazione, urgente, di cambiare la propria vita.
Il Grande Canone di Sant'Andrea, Vescovo di Creta, oltre ad essere il più lungo canone nelle funzioni religiose, è stato sempre associato alla Grande Quaresima. Infatti è letto in chiesa soltanto nelle prime quattro notti della Grande Quaresima e al Mattutino del Giovedì della quinta settimana, quando viene recitato nella sua interezza ed associato al ricordo della vita di Santa Maria l'Egiziana.
Nessun altro canto sacro può essere confrontato a questa monumentale opera di sant'Andrea. Esso riflette le meditazioni personali del santo e comprende una ampia tipologia e spiegazione mistica delle Sacre Scritture, sia del Vecchio che Nuovo Testamento. Si può considerare questo inno come una "dettagliata veduta del Vecchio e Nuovo Testamento". Le altre caratteristiche distintive sono: uno spirito di addolorata umiltà, la speranza in Dio, le magnifiche e complesse dossologie trinitarie ed i numerosi inni alla Theotokos in ogni l'Ode.
Il canone è un dialogo tra S. Andrea e la sua anima. Il tema principale è l'esortazione, urgente, di cambiare la propria vita. Sant'Andrea ama citare sempre la propria colpevolezza, contrapponendola alla misericordia di Dio. Nel fare questo, prende centinaia di riferimenti ed esempi, buoni o cattivi, tratti dal VT e NT, ed utilizzati al fine di "convincersi" a pentirsi.
Il canone è un antico inno liturgico, strutturato in maniera rigorosa e costituito da un numero variabile di parti, ciascuna chiamata "Ode". I Canoni più comuni hanno otto Odi, numerati da uno a nove, e dalle quali è esclusa la seconda Ode. I canoni penitenziali possono avere tutte e nove le Odi. Alcuni di essi hanno solo tre Odi, come molti dei canoni della "Triodion" (Tre Odi).
In ogni caso, tutti le Odi hanno la stessa struttura di base. Un "Irmos", ad apertura di ogni l'Ode, generalmente cantato e riferito ad uno dei nove cantici biblici, selezionati dal Vecchio e Nuovo Testamento, presenti in ogni liturgica completa del Salterio (Libro dei Salmi, predisposto per la lettura nelle funzioni religiose). A seguire, un numero variabile di "tropari" introducono al tema del canone. Questi possono essere cantati oppure no. Dopo ogni tropario un "ritornello" cantato. Alla fine di ogni Ode si trova l'inno chiamato "Katavasia", o l'Irmos precedente, ed entrambi vengono cantati.
Il tropari del Grande Canone sono, quasi sempre, cantati, in tutte le dodici Odi, dal sacerdote al centro della chiesa, mentre il coro esegue l'Irmos e la Katavasia. Ci sono diverse tradizioni circa l'inchino e le metanie (prostrazioni) da effettuarsi durante la recita del canone. Alcuni preferiscono le prostrazioni, mentre altri fanno il segno della croce, inchinandosi tre volte dopo gli Irmos ed a ogni tropario.
Temi generali del Grande Canone.
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Come dobbiamo pensare a noi stessi
Su quale gesto di mia vita darò inizio al pianto? Quali note scriverò a preludio di questo mio lamento? Nella tua misericordia, o Cristo, dei miei peccati dammi il perdono. Misericordia di me, o Dio, misericordia di me. (Lunedì: 1.1).
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Desiderio di cambiare - il dialogo con l'anima
Anima mia, col tuo corpo vieni a glorificare il Creatore d'ogni cosa. La saggezza ritrova e a Dio presenta lacrime di pentimento. Misericordia di me, o Dio, misericordia di me. (Lunedì: 1.2).
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Riconoscere la realtà
La fine avanza, anima mia, la fine corre veloce, e tu non te ne curi né ti prepari. Accorcia il tempo, sii vigilante, poiché sulla soglia il Giudice appare. Come sogno passa la vita, e fiore di campo; vano è l'umano agitarsi. Misericordia di me, o Dio, misericordia di me. (Lunedì: 4.2)
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Come pregare - lamenti e suppliche a Dio
Tu sei il buon pastore, affrettati a ricercarmi poiché la tua pecora perduta io sono. (Lunedì: 3.5).
VT e NT esempi di giustizia e ingiustizia, al fine di emulare o evitare.
Non voltarti indietro, anima mia, se in statua di sale non vuoi tramutarti come fu per la moglie di Lot. Ti spiri orrore la sorte dei sodomiti; a Zoar, tra le montagne, cerca la tua salvezza. (Genesi 19:26) (Giovedì: Ode 3:5).
Ho visto nel popolo del Vecchio Testamento esempi per voi e per la mia anima. Imitare l'amore di Dio con le opere dei giusti e fuggire il peccato dell'empio. (Martedì: Ode 8)
La cosa più importante da sapere sul Grande Canone.
Il grande Canone è stato scritto da un santo uomo per insegnare a se stesso il modo giusto di vivere. Non possiamo trarne benefici, a meno che non consideriamo priorità lo stare in preghiera, nella chiesa, ascoltare con grande desiderio d'imparare, attendere la grazia di Dio per guarirci. La nostra teologia è prima di tutto esperienza e preghiera, e non solo "studio".
Il Grande Canone di Sant'Andrea di Creta