San Basilio di Mosca, il folle in Cristo
Basilio il Benedetto, noto anche come Vasily Blazhenny, o "Basilio folle in Cristo", in russo: Василий Блаженный (Elochovo, dicembre 1468 – Mosca, 2 agosto 1552 o 1557) fu un Folle in Cristo ed è venerato dalla Chiesa ortodossa russa.
Nato in un villaggio di contadini vicino a Mosca, fu affidato fin dall'infanzia come apprendista a un calzolaio, adottò già in gioventù un modello di vita eccentrico che lo spingeva a rubare nei negozi donando poi la refurtiva ai poveri di Mosca. Iniziò quindi a girare per le strade nudo e legato a delle catene, passando la notte in preghiera sotto i portici delle chiese, pur accettando alle volte l'ospitalità della vedova boiarda Stefanida Jurlova.
Sentiva come propria la missione di aiutare i poveri e ricondurli alla fede: per questo preferiva la compagnia dei mendicanti e degli esclusi, arrivando a visitare periodicamente i reclusi di una prigione per ubriachi presente a Mosca per parlare con loro e cercare di convincerli a cambiar vita.
A chi lo interpellava si fingeva muto o, nel migliore dei casi, balbettante ma, come ci raccontano le descrizioni della sua vita contenute nei sinassari, non esitava a rimproverare ad alta voce i boiari ingiusti quando lo riteneva opportuno. Le numerose tradizioni sul suo conto, quali, ad esempio, quelle contenute nel Sinassario dei santi ortodossi, ci raccontano molti episodi riguardo alla sua vita: durante il giorno passava la maggior parte del suo tempo a tirare sassi sui muri delle case dove vivevano persone pie, perché abbracciati ad esse vedeva diavoli che cercavano di entrare, e ad abbracciare invece le case dove vivevano i boiardi e le persone malvagie, perché sosteneva che presso i loro muri rimanessero gli angeli che i peccatori avevano cacciato dalle proprie vite.
Si spense il 2 agosto 1552, attorniato dalla famiglia reale che gli aveva in vita manifestato una devozione così profonda che, come narrano le biografie di Ivan il Terribile, il giorno del suo funerale lo zar volle trasportare per una parte del tragitto la bara del santo, nonostante quest'ultimo lo avesse sempre rimproverato apertamente in vita per la sua politica sanguinaria.
È sepolto nella cattedrale di San Basilio a Mosca, commissionata da Ivan il Terribile. Ulteriore testimonianza della venerazione della famiglia reale che in passato, il 2 agosto, aveva come usanza quella di partecipare alla messa in sua commemorazione.
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