Tradotte in un contesto feudale, le decretali sostenevano l'idea che i vescovi, i metropoliti o arcivescovi, i patriarchi e i papi si riferissero l'un l'altro come i vassalli con i signori, in una serie di relazioni piramidali simili al feudalesimo franco, eccettuato il papa che non era limitato dalle strutture e dalle procedure gerarchiche potendo intervenire direttamente su qualsiasi punto della piramide. [...] Le parti falsificate di queste decretali sono state scritte in un latino con influenze franche, indice che la loro stesura è avvenuta in Francia per mano dei locali romani.
- Giovanni S. Romanides
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