Dobbiamo mostrare compassione per tutte le creature di Dio – Spesso noi umani, nel nostro orgoglio, vediamo le altre creature della creazione di Dio come se fossero insensibili. A causa di questa nostra incapacità di interpretare ciò che vediamo come espressioni di emozioni e sentimenti simili ai nostri, riusciamo a trattare gli animali con poco rispetto, e persino con crudeltà.
Queste foto molto commoventi apparvero per la prima volta su un giornale francese. Le foto mostravano un maschio di rondine mentre assisteva la sua compagna, la quale era stata investita da un'auto e non era in grado di volare. Il passero fu fotografato mentre portava del cibo alla femmina, nel tentativo di aiutarla in quel momento di grande bisogno.
Mentre il fotografo continuava a scattare foto, la femmina di rondine morì. Il maschio tentò di rianimarla saltando su di lei, ma alla fine si rese conto che era morta. Le restanti foto mostravano qualcosa che somigliava ad un urlo di angoscia e di dolore.
Queste foto mi ricordarono di un giorno, quando avevo poco più di vent'anni, e stavo attraversando a piedi il Broadway Bridge, nel centro di Portland, nell'Oregon. Sotto il ponte, accanto al fiume, c'erano i binari della ferrovia. Sentii un trambusto e guardai oltre il ponte, vedendo una scena che mi è rimasta impressa fino ad oggi: un piccione era stato investito da un treno e giaceva morto sui binari. Il suo compagno girava intorno al cadavere e di tanto in tanto gli saltava sopra, in uno straziante tentativo di rianimare il piccione morto. Una dozzina di altri piccioni, disposti in cerchio, davano aiuto alla coppia.
Spesso noi umani, nel nostro orgoglio, vediamo le altre creature della creazione di Dio come se fossero insensibili. A causa di questa nostra incapacità di interpretare ciò che vediamo come espressioni di emozioni e sentimenti simili ai nostri, riusciamo a trattare gli animali con poco rispetto, e persino con crudeltà.
È bene ricordare l'impatto che possiamo avere sulla vita degli animali che vivono negli allevamenti di carne o uova, e come quegli animali siano costretti a vivere la loro vita nel dolore e nella sofferenza, così che quel cibo possa essere sulle nostre tavole.
Non sto suggerendo che tutti diventino vegetariani, ma sto suggerendo che, come Cristiani, ci assicuriamo che il cibo che viene prodotto per le nostre tavole sia ottenuto in modo compassionevole. Noi del monastero prendiamo le uova dalle galline che alleviamo noi stessi, all'aperto, permettendoci così di prendere le distanze dalle fabbriche di uova, che costringono le galline a vivere in condizioni insopportabili.
Il terrore provato da molti animali è veramente tragico. Se dobbiamo mangiare carne, consideriamone la fonte, e assicuriamoci di non contribuire indirettamente alla sofferenza di nessuna delle creature di Dio.
Il Patriarca Alessio II di Russia disse: «Gli animali sono i nostri fratelli minori. Capiscono, ma non possono parlare. Perciò, dobbiamo prenderci cura di loro».
Con affetto in Cristo,
Egumeno Tryphon
La rubrica in italiano, L'Offerta del mattino, nasce con la benedizione di p. Tryphon
Traduzione libera a cura di Milo (Giovanni) Felletti
Collaboratore — Sono nato nel 1993 a Bologna, città che mi ha visto crescere e dove tuttora risiedo. Nel 2018 ho iniziato a leggere il Nuovo Testamento e al termine di un percorso, durato 15 mesi, sono stato battezzato nella Chiesa ortodossa col nome di Giovanni. per hristos.it
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Fonte: blogs.ancientfaith.com/morningoffering/2021/08/gods-creatures/
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