Come affrontiamo l'esistenza del male nella creazione di Dio? – Tali anomalie nella creazione di Dio sono, in definitiva, il risultato non della volontà di Dio, ma della caduta. [...] Come Cristiani Ortodossi, sappiamo che Dio è in grado di salvare e riportare alla rettitudine anche il cuore più corrotto.
A tutti noi è capitato di leggere notizie orribili, di persone incarcerate per lunghi periodi da individui pervertiti, i quali sono stati poi diagnosticati come psicopatici. Per definizione, gli psicopatici sono individui che provano risentimento per gli altri, e incapaci di provare empatia. A volte [questa patologia] è nota come disturbo antisociale di personalità o disturbo narcisistico di personalità (che sono termini alternativi per un comportamento sociopatico); le persone che ne sono affette sono individui insensibili, che non si preoccupano dei sentimenti altrui.
Esistono molte evidenze cliniche che suggeriscono ci sia una base biologica per la natura indifferente dello psicopatico. Poiché la premura verso il prossimo dipende soprattutto dalle emozioni, è stato scoperto che il cervello degli psicopatici ha delle connessioni deboli tra i componenti del sistema emotivo cerebrale. Tali disconnessioni fanno sì che per lo psicopatico sia impossibile sentire emozioni in modo profondo.
Il disgusto, in quanto emozione, gioca un ruolo importante nel nostro senso etico, e le persone normali provano disgusto di fronte a certi tipi di azioni immorali, cosa che impedisce loro di trattare in modo crudele le altre persone. Gli psicopatici però, quando gli vengono mostrate foto orribili di volti mutilati, o se esposti a cattivi odori, mostrano soglie del disgusto estremamente alte. In rari casi, la personalità psicopatica può essere il risultato di un'infanzia estremamente violenta.
Gli psicopatici, poiché sono incapaci di provare empatia per gli altri, non sono in grado di provare amore. In poche parole, gli psicopatici non sono in grado di partecipare alle normali relazioni affettive che legano le persone, come con la famiglia, tra amici e con gli altri esseri umani. Sorge pertanto una domanda per il Cristiano: come può una persona che non ha la capacità di amare, amare Dio? E, se una persona del genere non è in grado di amare Dio, come può sfuggire al fuoco eterno dell'inferno? Perché è in questa vita che ci è richiesto di prepararci per l'eternità alla presenza del Dio santissimo.
Se uno psicopatico non è in grado di amare Dio, possiamo anche solo dire che tale persona sia stata creata ad immagine e somiglianza di Dio, il Quale è amore? Come può Dio aver permesso ad una persona simile di nascere, visto che questa nascita dà vita a qualcuno che è totalmente incapace di ottenere la salvezza? Una simile nascita non sarebbe una violazione del libero arbitrio?
Questa domanda può essere posta allo stesso modo per un bambino nato senza cervello o su qualcuno nato senza capacità cognitive. Tali anomalie nella creazione di Dio sono, in definitiva, il risultato non della volontà di Dio, ma della caduta. Le Scritture identificano il comportamento sociopatico e psicopatico come una delle più grandi conseguenze morali e spirituali della caduta dell'uomo nel peccato. Gesù descrisse tali peccati come derivanti da cuori malvagi (Marco 7, 20-231), e il Santo Apostolo Paolo identificò l'empietà come la radice di un cuore così micidiale (Romani 1, 28-322). Nello psicopatico vediamo le peggiori caratteristiche della natura dell'uomo peccaminoso; i peggiori effetti del degrado sia genetico che morale.
Il Nuovo Testamento non offre dettagli su come una società cristiana dovrebbe affrontare problemi così gravi. Gli insegnamenti della Chiesa su qualsiasi tipo di moralità e immoralità, e i suoi speranzosi appelli e inviti al pentimento, alla conversione e alla vita trasformata in Cristo, si applicano certamente ad uno psicopatico come ad un qualsiasi peccatore. San Paolo descrivette degli atteggiamenti a tratti psicopatici, scrivendo ad una congregazione di credenti in Gesù Cristo: “E tali eravate alcuni di voi” (1 Corinzi 6, 9-113).
Come Cristiani Ortodossi, sappiamo che Dio è in grado di salvare e riportare alla rettitudine anche il cuore più corrotto. Per questo motivo, anche uno psicopatico può essere guarito, ed entrare in una relazione con il Dio Vivente, che lo trasformerà. Fondamentalmente, però, gran parte di questo rimarrà per noi un mistero fino a quel grande giorno in cui saremo alla presenza di Dio, e tutto ci verrà rivelato. Io credo che la colpevolezza sia il fattore primario. Dio non condannerà qualcuno per cose che sono al di fuori del suo controllo.
Con affetto in Cristo,
Egumeno Tryphon
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Fonte: blogs.ancientfaith.com/morningoffering/2020/06/why-is-there-evil-in-the-world/?fbclid=IwAR1y_EVk8w6BU4qzlqt2S_E2eoi7v7dPGLAhpePlXrVYC35tyDhVKvwlNKk
La rubrica in italiano, L'Offerta del mattino, nasce con la benedizione di p. Tryphon
Traduzione libera a cura di Milo (Giovanni) FellettiCollaboratore — Sono nato nel 1993 a Bologna, città che mi ha visto crescere e dove tuttora risiedo. Nel 2018 ho iniziato a leggere il Nuovo Testamento e al termine di un percorso, durato 15 mesi, sono stato battezzato nella Chiesa ortodossa col nome di Giovanni. per hristos.it
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Note
1 Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo».
2 E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.
3 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio!
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